Dopo quella del 2 maggio scorso, i circensi hanno manifestato nuovamente in piazza del Pantheon a Roma il 18 luglio.
L’hanno dovuto fare in quanto la sciagurata intenzione del governo con in testa il ministro Franceschini è quella di far passare il famigerato 2287-bis il decreto che, perdonatemi il gioco di parole, decreterebbe la fine del circo come lo conosciamo da sempre e cioè il circo con gli animali.
Ho spiegato con dovizia di particolari in precedenti articoli cosa comporterebbe per il mondo circense essere privato dei suoi animali e tutte le conseguenze sia per la professione, la storia di questa professione-vita cambierebbe radicalmente, che per questi animali, lo ripeto per chi è un po’ sordo, nati e cresciuti nei circhi e quindi non reinseribili in quello che i profani chiamano habitat naturale e meno che meno in centri di raccolta: i famosi santuari che sono gestiti dallaL.A.V. e chi per loro, dove prove alla mano è già accaduto che esemplari in perfette condizioni morissero non si sa bene per cosa o si lasciassero morire perché allontanati dalle loro legittime famiglie.
Il governo, dopo aver affermato a maggio ai microfoni di Gr Parlamento nella persona della senatrice Di Giorgiche “Non uscirà una legge che prevede l’abolizione degli animali dal circo, questo già lo voglio dire con una certa chiarezza perché ritengo che sia importante garantire lo stato degli animali…, essere molto attenti, rinvigorire anche tutte le questioni relative ai controlli, altrimenti ci troveremmo nella situazione – se fossimo drasticamente orientati a eliminare questa forma di arte con animali – di vedere tutte le attività circensi andare verso gli altri paesi europei, dove pur con una sensibilità molto evoluta, ci sono esperienze anche molto consolidate di circo con animali. Li manderemmo via dal nostro Paese”, si è espresso in un voltafaccia che definirei epocale per ciò che concerne l’argomento, voltafaccia di direttivi a cui siamo certo abituati ma eravamo comunque convinti che per quanto riguardasse il tema molto delicato non ci sarebbe stato. La promessa era di una “graduale dismissione degli animali dai Circhi“, e già questo nei confronti di persone che amano davvero i propri animali sarebbe stata una lenta tortura, ma la prospettiva ora che da un giorno all’altro debbano consegnare i propri animali a degli sconosciuti con la certezza di non riaverli più con loro e addirittura della loro morte fisica è un’autentica crudeltà.
Aveva dichiarato il Presidente dell’ Ente Nazionale Circhi Antonio Buccioni a fine giugno:“Le pressioni esercitate anche nelle ultime ore dalla lobby animalista hanno prodotto il disastro, per evitare il quale, da molti mesi, in tanti avevamo lavorato, in modo trasversale agli schieramenti politici, il primo che dovrà assumersi la responsabilità di quanto accaduto è il Ministro Franceschini, che sta decidendo di mandare a morte un intero settore, con conseguenze gravissime di vario genere (in primis di ordine occupazionale), comprese quelle di accendere uno scontro sociale foriero di ripercussioni anche in termini di sicurezza”.
E ancora: “In nessuno dei principali Paesi d’Europa vige un divieto assoluto agli animali nei circhi come quello che si vorrebbe far diventare legge in Italia. Non ci faremo espropriare dei nostri animali per regalarli ai cosiddetti Centri di recupero gestiti da organizzazioni animaliste, ci batteremo strenuamente e in ogni sede per difenderci. Non accetteremo soprusi e violenze, rifiutiamo quello che si prefigura come un atto di forza e di sterminio, visto che l’eliminazione degli animali dai circhi è un provvedimento contrario alla logica, al buon senso e alle evidenze scientifiche”. Ovvio, ma lo ricordo, che dietro a tutto questo ci sono i potentati delle lobby interessate alla gestione economica dei santuari con in testa la L.A.V. e se, come purtroppo sembra evidente, la situazione dovesse rimanere tale tutte le associazioni rappresentanti, con in testa L’ente Nazionale Circhi, hanno dichiarato che non accetteranno di consegnare senza resistenza i loro animali. Ancora una volta: “piuttosto l’esilio che una lenta eutanasia dei nostri animali e del Circo”.
Potete vedere oltre ad alcune foto della manifestazione ed un video pubblicato dal TG Lazio dell’emittente Retesole, in cui le ragioni dei circensi sono state espresse in ogni modo e con tutto il cuore a quanti erano presenti non dimenticando il grande appoggio ricevuto dal senatore C. Giovanardi che ha espresso la più grande solidarietà ai circensi e del vicepresidente del senato M. Gasparri , il manifesto-locandina che spiega chiaramente la situazione anche per chi non fosse al corrente di quanto sta succedendo. Il mio personale augurio è che anche all’ultimo momento accada qualcosa, la speranza è quella che ci tiene vivi molto spesso no? E comunque voglio ricordare a coloro che decidono per il futuro e la vita di migliaia di persone la responsabilità che hanno.
Passatevi una mano sulla coscienza signori, la storia si deve cambiare, ma in meglio.