La storia che spesso e sempre a torto sbagliando dimentichiamo, ci insegna sempre e comunque qualcosa. E quello di Asia Argento non è altro che l’ennesimo fulgido esempio di questo assioma. Potrei dire: il bue che ha dato del cornuto all’asino. Oppure: scagli la prima pietra chi… O ancora: a sputare in aria ti torna in faccia. Ce ne sarebbero altri, ma penso di essere stato chiaro.
Qualche mese fa in riferimento allo “scandalo Weinstein” che ebbe conseguenze anche per il regista italiano Fausto Brizzi, ho parlato della nota attrice romana e della sua storia passata su tutti i media. Ne ho parlato in occasione della sua doppia apparizione al programma Rai di Bianca Berlinguer “Cartabianca”. Asia dichiarò, lo sapete tutti, che anche lei venti anni or sono fu molestata dal più noto produttore statunitense della storia, Harvey Weinstein.
E in seguito a queste dichiarazioni fu subito accolta nel movimento #MeToo, e anche questo lo conoscete, movimento con a capo la sua collega Rose McGowan insieme ad altre attrici coinvolte e non nello scandalo.
A dire il vero l’appunto che feci ad Asia Argento, dal mio piccolo pulpito, traeva origine dal suo comportamento davanti alle telecamere.
Non mi sarei mai permesso di mettere in dubbio una storia tra l’altro credibilissima e accaduta purtroppo anche ad altre colleghe d’oltreoceano. E probabilmente non è neanche da mettere in dubbio, dato che niente fa presupporre sia stato dichiarato il falso in merito alla squallida condotta del produttore nei suoi confronti.
L’atteggiamento davanti alle telecamere dicevo: spesso, forse sbagliando, giudico le persone dal loro modo di porsi di fronte agli altri e di esternare il loro pensiero. Però la sensazione che ricevetti mentre Asia Argento raccontava la sua verità, parlo dei modi di parlare della sua aggressività verso i partecipanti alle puntate, annessi connessi e pontificazioni (passatemi il termine) sull’idea tutta italiana a suo dire di una famiglia di stampo patriarcale e una cultura misogina, fu quella di una persona infelice e molto combattuta.
Quell’amaro in bocca che resta quando credi che tutto vada logicamente in una direzione è esattamente quanto mi rimase della sua impetuosità esternata nel programma. La “minaccia” di lasciare l’Italia come apice di tutto quello che disse poi non fece altro che rafforzare la mia convinzione di trovarmi davanti qualcuno dalla personalità a dir poco “travagliata”.
E fin qui le mie impressioni del tutto personali, passiamo ad oggi. Una decina di giorni fa una notizia “sconvolge” il web: il New York Times pubblica un’inchiesta molto piccante sul conto di Asia Argento. Sembrerebbe che nel 2013 l’allora diciassettenne baby star Jimmy Bennett sia stato aggredito sessualmente dall’attrice e che, “crollato emotivamente” in seguito all’episodio, il ragazzo abbia deciso di chiedere un “rimborso”. La cifra di 380.000 dollari è solo il contorno dell’ennesima notizia-scandalo gossip-agostana, come lo sono tutti gli altri particolari. Carriera finita (era mai iniziata davvero?) per Jimmy, l’ex compagno da poco scomparso di Asia Anthony Bourdin che decide per non alzare polveroni di pagare. Rose McGowan che la invita ad un completo ed onesto “mea culpa”. Ammissioni dei rapporti avuti con il giovane attore poi negati. L’invito di Rain Dove (compagna della McGowan) a fare ciò che avrebbe dovuto Weinstein dopo lo scandalo: dire la verità. Il fatto che Jimmy le inviasse sue foto nudo da anni, come mai non erano mai saltate fuori…?
Jimmy Bennett
Insomma una ecatombe di affermazioni, negazioni, notizie, smentite, accuse e difese, chiacchiere da gossippari ma anche da comari di provincia intorno a che poi? Probabilmente nulla oltre la cosa più naturale per antonomasia nell’essere umano: la pulsione, il desiderio,
l’attrazione fisica che per fortuna esiste da sempre tra uomo e donna. Con buona pace dei religiosi e dei perbenisti di ogni luogo, età, estrazione sociale e genere, eccolo di nuovo qui il fantasma che ci insegue da sempre: signori, il sesso. Che sia istinto o desiderio, che sia
bisogno personale o necessità fisica, che sia diciamolo pure divertimento sempre lui è il personaggio principale.
E’ anche la trama, il fine ultimo, il protagonista assoluto della storia dell’uomo, infatti tutti gli essere viventi ne hanno sviluppata una loro forma in funzione della prosecuzione della specie.
Senza voler fare sfoggio di cultura la prima guerra storicamente significativa ricordata nei libri, forse fa parte della leggenda ma non troppo, è quella di Troia. Non volendo tralasciare ragioni certamente di carattere economico, devo ricordare chi la causò fisicamente? Elena.
Insieme al desiderio del potere quello sessuale è il più naturale che esista, da sempre. Non so se tutta la faccenda porterà ulteriore notorietà o farà al contrario del male al personaggio Asia Argento, ma il punto io non lo vedo lì.
Il resto è solamente contorno, l’ennesima storia per il gossip del mese di agosto.
Allora direi, sempre da questo piccolo pulpito, che condannare o assolvere qualcuno che ha ceduto ad un istinto ancestrale è sicuramente possibile. Ci saranno denunce, verranno tirati in ballo motivi, ragioni, fatti reali o inventati, ci saranno aulee di tribunale piene data la
risonanza della vicenda e ci sarà una condanna. Ma una cosa mi sento di dire con sicurezza: succederanno ancora fatti simili perché noi siamo fatti così e non potremo evitarlo mai. E’ la storia umana, e non la cambierà mai nessuno.
Riguardo ad Asia Argento voglio solamente augurarle di fare pace con i suoi fantasmi, che provengano dai film di un padre ingombrante dal punto di vista professionale o da una vita che non ha vissuto come avrebbe voluto e dovuto, o potuto.
Il “sopra le righe” è un atteggiamento che in un mondo dominato dai media e dai social oggi sicuramente paga, ma cara Asia la sera non è coi media e i social che ci si addormenta bensì con se stessi.
Quel sorriso che per caso in mezzo al traffico una ventina d’anni fa mi ricambiasti, sono sicuro era sincero. Potresti ripartire da lì, auguri di cuore Asia.