L’amore, gli intrecci, le passioni, la gelosia e un rapimento sfilano lungo la passerella di Coney Island degli anni Cinquanta, luogo e tempo scelti da Woody Allen nel suo “La ruota delle meraviglie”.
Un buon passo in avanti rispetto a Café Society, con l’aggiunta di un mistero sul rapimento di una delle protagoniste, Carolina, moglie fuggitiva dal marito gangster, ma a questo ci arriveremo tra pochissimo.
Come anticipato, siamo nel 1950 in una Coney Island tutta da gustare. Ginny è un’ex attrice condannata ad una vita da cameriera in un modesto ristorante di pesce.
Questa vita al ristorante non è la sola cosa che non le piace e che la manda in bestia. È divorziata e ha un figlio piromane, il secondo marito è un giostraio la cui attività non va per niente bene e che dandosi all’alcool non ragiona, picchiando lei e il figlio.
Se già la sua vita non faceva schifo abbastanza, ecco che un bel giorno si presenta la figlia di lui, Carolina, che cerca rifugio per non essere ammazzata. Tra le due non corre buon sangue, con il marito Humpty che protegge la figlia nonostante non si siano parlati per la bellezza di cinque anni.
È l’inizio di un caos e di una rivalità che diventa sentimentale quando gli occhi di Mickey, bagnino ed amante di Ginny, si posano su quelli più giovani di Carolina, mandando la quarantenne cameriera su tutte le furie.
Ginny, dal canto suo, troverà il modo di togliersi la rivale dai piedi, in maniera elegantemente bastarda.