Quando la recitazione non è proprio di ottimo livello, dell’attore in questione si dice comunemente: recita come un cane.
E’ su questo modo di dire che Enzo Salvi nel nuovo spettacolo teatrale “IO UN ATTORE CANE“ che porterà al teatro Tirso de Molina a Roma dal prossimo 24 aprile fino al 5 maggio gioca molto intelligentemente e sempre con la solita spontanea comicità che conosciamo.
Mariano D’Angelo come si sa è l’altra metà del duo “Mamma Mia Che Impressione” e insieme a Enzo Salvi calca le scene da oltre venticinque anni. Per i pochi che non lo sapessero Mariano oltre che attore è anche noto autore teatrale e tv di grande esperienza, quindi questa volta ha deciso di scendere dalle tavole e dividersi momentaneamente da Enzo per vestire i panni dell’autore di uno spettacolo scritto a due mani con Vittorio Rombolà autore e scrittore, che per come si pone e il tema che tratta sono convinto lascerà il segno.
L’argomento l’ho detto, è molto semplice. L’idea maturata dai due è quella di giocare sul noto detto. Parole testuali di Enzo: “se un attore viene definito cane si sente offeso. Ma per quale motivo? I cani salvano vite, sono sinceri, fedeli, danno amore incondizionato e all’occorrenza anche la loro vita. Essere definiti cane dovrebbe semmai rendere orgogliosi, e io sono felice di sentirmici paragonato”.
Tutto chiaro quindi (anche il titolo provocatorio dello spettacolo) e così è stato anche per Mariano che condivide come il compagno di lavoro l’amore per gli animali, chiaro al punto che hanno partorito l’idea di fare questo spettacolo, unico nel suo genere.
Dice Mariano D’Angelo: “l’idea è trattare in chiave comica il rapporto tra l’essere umano e gli animali, che serio è e serio resta. Il tutto prendendo in giro certi comportamenti umani e trasmesso al pubblico in modo colloquiale anche attraverso degli sketch con Valentina Paoletti, la brava attrice che da tempo recita con noi”. E non dimentichiamo poi come “guest star” Peggy, la belissima Labrador retriever di Enzo anche lei sul palco.
Momenti quindi nel genere “commedia amara” che fa parte della tradizione dello spettacolo nostrano e che tanto successo ha avuto proprio per il suo trattare argomenti importanti in chiave ironica. Ma anche momenti (come potrebbero mancare?) di ilarità pura che contraddistinguono lo “stile Salvi” che conosciamo dagli esordi fino ai più recenti ruoli cinematografici.
“Lo scopo di questa satira ha un preciso obiettivo”, prosegue Mariano: “spesso l’animale come essere vivente viene poco rispettato, invece ha bisogno più dell’uomo di essere protetto e tutelato rispettandone la natura e sempre lontano da ogni eccesso”.
Lo spettacolo oltre a portare esperienze dirette di Enzo Salvi con i suoi amici animali corredate da foto e video, attinge (si nutre direi) anche ai personaggi storici della sua carriera, uno su tutti “er Cipolla”. Molto carina e originale l’idea di coinvolgere direttamente il pubblico: chi vorrà mandare una foto con il suo animale la vedrà poi all’interno del video che sarà proiettato all’inizio e alla fine. Uno stimolo in più per chi segue Enzo da anni e condivide con lui lo stesso amore per gli animali.
Quindi diciamo che l’altra ragione per andare a teatro oltre all’ovvia stima per gli attori è anche di tipo sentimentale e passionale: i nostri amici a due e quattro zampe pelosi, piumosi e non solo. C’è da ricordare non certo ultimi per importanza la regia di Claudio Insegno, di cui abbiamo parlato tempo fa e la Emme Robot di Massimiliano Mereu, altro prezioso collaboratore da anni, per la produzione e le scenografie.
Niente altro da aggiungere se non che io non mi perderei un pezzo unico come “Un attore cane”, ricordo a Roma dal 24 aprile al 5 maggio teatro Tirso De Molina.