Parla in romanesco e si sente “adottato” dalla città Eterna Mariano D’Angelo , che è originario di Airola ( Benevento ) . Eppure , apprezza e ama diverse città Italiane , dal Nord al Sud , alcune visitate da Turista , altre vissute per lavoro , come ad esempio Milano e Verona. Figlio di Insegnante , Mariano all’età di 11 anni si trasferisce a Roma , dove da più grandicello si laurea in Giurisprudenza ed inizia a lavorare come difensore d’ufficio per “farsi un pò le ossa” in questa difficile professione . Ma il richiamo della recitazione è sempre più forte : si iscrive così ad una scuola di recitazione Regionale prendendo parte ad una compagnia Teatrale composta da semi-professionisti. In una delle sue prime uscite Mariano viene impegnato come presentatore per un Concorso di Cabaret ; proprio in quella occasione , conosce un concorrente un pò speciale : Enzo Salvi : erano gli anni ’90, e decisero di fondare insieme il duo “Mamma Mia Che impressione” , nome scelto in omaggio ad Alberto Sordi. Da allora, sono passati 25 anni, i “Mamma mia che impressione” ci regalano serata e “gags” sempre di tendenza.
“Ricordo – dice Mariano – che la mattina io andavo a lavorare in Tribunale , Enzo in Comune ; il pomeriggio scrivevamo i testi per le nostre serate, e la sera ci esibivamo . E’ stata molto dura, ma da allora, la nostra passione per il lavoro, per il teatro , il nostro non prenderci troppo sul serio , ed il nostro continuo divertimento in tutto ciò che facciamo ci ha portato fino ai nostri giorni con lo stesso entusiasmo di sempre ” . Il duo infatti non manca mai l’appuntamento con il grande divertimento e la grande commedia. “Abbiamo sempre basato i nostri show su una comicità surreale : portare in scena personaggi creati da tutto ciò che osserviamo , con dei “tormentoni” ( come ad esempio “Me piace camminà” ripetuto più volte girando e rigirando il palco ) che incastrati con altre battute , ci hanno fatto apprezzare da subito dal nostro pubblico.” Il nome “Mamma mia che impressione” e l’abbigliamento un pò particolare dei due , con i capelli sparati in aria e le faccie dipinte di bianco , venivano usati per impressionare, per mettersi in evidenza , riuscendoci davvero bene. “I nostri abbigliamenti di scena ora sono un pò più “blandi” – continua Mariano – ma continua la nostra ricetta nel portare in scena la comicità surreale e personaggi “deboli, disgraziati”
Mariano D’Angelo è anche autore televisivo. Iniziò con il programma “Veline” con Teo Mammuccari , attualemte in 2 sono impegnati in Cultura Moderna ; e poi ah ah Car su Rai 4 , Challenge Four e tanti tanti altri ( lista completa qui) . Inoltre c’è la parte cinematografica di Mariano ; molti sono i film ai quali ha partecipato , interpretando diversi ruoli : dal balbuziente al carabiniere, dal poliziotto al dottore. “Il mio rapporto con il cinema l’ho sempre interpretato come un esperienza nuova, ogni volta da vivere e provare ; non ha molta importanza se la parte è primaria oppure no, se il tempo di comparsa è lungo o corto ; è importante per me divertirmi e amare ciò che faccio , e farlo bene. fino ad ora, che sia stato di buona riuscita o meno , tutto quello che ho fatto mi piace, e non mi pento di nulla. Una cosa però davvero mi piacerebbe tanto farla : un film in coppia io ed Enzo Salvi. Penso che la comicità di Enzo sia talmente vasta e che c’è ancora molto da esplorare , e che lui come attore ha tantissimo ancora da dire. Abbiamo sfiorato spesso questo progetto, spero si realizzi presto.”
In questi primi giorni del 2017 Mariano D’Angelo ed Enzo Salvi sono in scena con lo spettacolo “Siamo Fenomeni che paremonormali” . Dopo un “tutto esaurito” alla Capannina di Forte dei Marmi per il veglione di capodanno , il 6 ed il 7 Gennaio lo show andrà in scena al Teatro Petrolini di Ronciglione. Con loro ci sarà anche l’attrice Valentina Paoletti . ” E’ uno spettacolo molto comico e divertente : interpretiamo diversi personaggi, come i 2 amici che si incontrano dopo 30 che non si vedono ( esorcizzando anche i tempi correnti all’ombra di facebook ) e l’esilarante gag di due compagni di cella in attesa di essere scarcerati. Io stesso , quando Enzo è in scena, spio da dietro le quinte il pubblico in sala : osservo la loro reazione, e sapere che ci hanno raggiunto dalle loro abitazioni , hanno pagato un biglietto per vederci , e che sono la a divertirsi e a ridere, mi gratifica molto , e mi fa sentire davvero bene” .