Come abbiamo saputo , il noto attore comico Massimo Boldi domenica scorsa mentre era in compagnia a Udine dell’amico Gianluca De Bortoli, il fondatore di Facecjoc primo social network italiano con cui ha in cantiere probabili collaborazioni, è stato raggiunto dalla notizia della scomparsa del regista romano Carlo Vanzina, con cui ha diviso anni di lavoro e successi cinematografici.
Boldi si è precipitato a Roma per assistere alle esequie, come moltissimi colleghi e personaggi appartenenti al mondo dello spettacolo, insieme all’altro pilastro storico
delle tantissime produzioni cinematografiche natalizie, Christian De Sica, con cui sappiamo è impegnato nelle riprese del prossimo film “Amici come Prima” che li rivedrà finalmente insieme come la fantastica coppia comica del cinema italiano che tutti conosciamo. Una coppia comica, non vorrei sfuggisse a qualcuno, che si è formata ed è cresciuta insieme alle capacità del grandissimo regista Carlo Vanzina.
Abbiamo raggiunto Massimo Boldi al telefono per chiedergli un ricordo o un episodio che più lo avvicina al regista scomparso. Sorprendentemente, con una certa amarezza e malinconia, il comico di Luino mi dice che episodi e aneddoti degli “amici di set e della
vita” potrebbe continuare a raccontarne per giorni e giorni, ma quello che più lo fa riflettere, è il trascorrere degli anni.
E ogni anno porta via con se un pezzo delle loro storie e delle loro vite (e aggiungo anche quelle nostre di pubblico spettatore). Massimo Boldi , ricorda il famoso locale notturno milanese Derby Club, autentica fucina di talenti artistici, attivissimo nei ’60-70, in cui
potevi incontrare i vari Fo, Iannacci, Gaber, Faletti, Villaggio, Pozzetto, Toffolo, Teocoli, Porcaro, i Gatti di Vicolo Miracoli, Diego Abatantuono… insomma tutta la nouvelle vague milanese. Massimo Boldi iniziò a frequentare il locale come batterista nel gruppo musicale La pattuglia Azzurra, e poi di lì, tutti conosciamo l’escalation artistica di questo grandissimo personaggio.
Quello che Massimo vuole dire è che “Quando ci si conosce da tanto tempo, ogni anno tra i vari impegni , cerchiamo di rivederci sempre, e ogni anno purtroppo qualcuno manca all’appello: questo è il dato di fatto importante. Ricordo Giorgio Porcaro, Giorgio Faletti, Enzo Iannacci, Ernest Thole, Walter Valdi, Lino Toffolo… insomma è sempre così. Carlo Vanzina era poco più giovane di noi e dispiace ancora di più perché ci ha lasciato a causa di un brutto male che non si riesce ad arginare. Enrico, suo fratello, mi ha confessato che un anno fa, proprio Carlo, avvicinandosi a lui gli disse << io comunque una vita bella l’ho vissuta e pazienza se andrò via presto >>
Si era coscientemente reso conto che non avrebbe potuto fare altro… Io direi che è venuto a mancare un personaggio che insieme a me e Christian è stato sempre maltrattato ingiustamente dalla critica. E vedrete che poi con gli anni verrà osannato, come sempre è successo per tanti altri prima di lui“.
Chiedo se la mancanza di registi come Carlo Vanzina influirà sul cinema italiano, e Massimo mi dice che sarà certamente così, per quanto fatto finora, e per questa inesorabile tendenza ad “americanizzare” la nostra cultura cinematografica.
“E’ tutto diverso dal cinema di qualche anno fa, è cambiato completamente il modo di riprendere ad esempio, il cinema tradizionale dei vari Vanzina non esiste più. Io, Christian e tutti noi avremmo voluto con tutto il cuore che lui ci dirigesse nel nostro nuovo film, ma ora lo sappiamo, che il suo rifiuto maturava dalla coscienza di essere impossibilitato a farlo“.
Salutiamo il maestro Massimo Boldi, ringraziandolo di aver aperto un po’ del suo cuore anche a noi e vi lasciamo con una breve Clip tratta dal Film Yuppies (1986), diretta magistralmente dal regista Carlo Vanzina.