Le forze dell’ordine vivono situazioni sempre al limite e il problema aumenta quando si ha un” arma a portata di mano. Occorrono più controlli, più prevenzione e comprensione verso i militari che accusano stress da servizio. In questi giorni un militare si è tolto la vita trovandosi in una condizione di pressione psicologica ( disturbo post-traumatico da stress) . Il “sistema” è poco attento a questa problematica , portando Il militare in servizio che soffre di stress e depressione a non mostrare alcun cedimento e a non parlarne con nessuno , per paura di essere allontanato dal lavoro e messo a riposo, in convalescenza ,macchiando il suo stato di carriera . Ecco il perché si arriva a tutto questo ( suicidio) .. dobbiamo fare di più per ascoltarli ed aiutarli.
Lo stress post-traumatico e ‘ un disturbo diffuso , colpisce la maggior parte dei soldati che sono impegnati nelle missioni, e tutto questo spinge al suicidio. Il 15 settembre 2017 il Governo ha fornito i dati relativi al periodo 2009/14 : 62 suicidi Polizia di Stato , 45 suicidi Guardia di Finanza, dinamiche diverse , allarme comune . L’insorgenza del disturbo post traumatico da stress può intervenire anche a distanza di mesi dall’evento traumatico e la sua durata può variare da un mese alla cronicità , per questo si rende necessario trattare immediatamente è profondamente il disturbo.