Din Don. Questa volta la campana del cinematografo ha suonato per la bella, simpatica e soprattutto (condico sine qua non) brava attrice romana Emy Bergamo. Da poco ho parlato del nuovo film di natale di Italia Uno che ha come interpreti principali Enzo Salvi e Maurizio Battista. Attirato sempre come una calamita dalla mia passione per la professione dell’attore, ho avuto il piacere di intervistare una delle protagoniste femminili che hanno reso il cast del film ancora più interessante.
Personalità splendente quella della trentenne Emy Bergamo, mi racconta di come è arrivata sul palcoscenico un po’ per caso, anche se già da giovanissima il suo amore per il teatro era enorme. E quante volte proprio il caso o la fortuna come volete chiamarle ha dato il “la” a
carriere importanti proseguite poi alla grande con tutto l’impegno che recitare implica, ma soprattutto con le soddisfazioni che restituisce.
Sentirla parlare ti fa capire esattamente quanto amore prova per una professione che è tutta la sua vita. Voleva fare tutt’altro però Emy: la poliziotta. Scienza dell’investigazione dopo il liceo classico, ma appunto come accennato una sera “ho conosciuto per caso il grande Oreste Lionello, il quale innamoratosi della mia voce mi disse che era in cerca di una ventenne per rappresentare insieme a lui a teatro la vita di Gabriella Ferri. Mi sono trovata catapultata così senza pensarci un attimo al Salone Margherita: ho imparato tantissimo da lui perché Oreste per due anni poi mi ha insegnato dizione, recitazione, canto, un percorso formativo fondamentale che mi ha portato a quello che oggi sono, meglio di un’accademia mi azzardo a dire”.
Tu chiamale se vuoi, emozioni cantava Battisti e questo è tutto per Emy. “L’emotività del teatro non ha paragoni, ricordo che quando cantavo Roma nun fa la stupida stasera con più di mille persone davanti avvertivo i respiri del pubblico che ti spettinavano le emozioni
dentro intonandola con me (che descrizione fantastica!).
Anche se tutta l’arte è comunque emozione questo non ha pari te l’assicuro, ogni sera tu attore sei diverso e unico in base alle reazioni del pubblico”.
Differenze tra teatro e cinema?
“Sono molte. Il teatro ti impegna costantemente con una responsabilità quotidiana, devi essere sempre presente e non ti deve succedere mai niente, al contrario il cinema ha tempi differenti, trucco, posa, se qualcosa non va si rifà e poi è divertente da morire e mi ci voglio
dedicare molto prossimamente. Non dimenticando l’attrazione per le tavole del palcoscenico e infatti altro mio obiettivo è ottenere visibilitàper riuscire a fare il teatro che amo e che voglio, magari con un testo tutto mio”.
Una carriera già piena di soddisfazioni e collaborazioni doc. Qualche nome tanto per rendere: P. F. Pingitore (E io pago, Vieni avanti cretino e Vita da paparazzo), M. Ranieri (Poveri ma belli), G. Albertazzi (Albertazzi Puccini), E. Brignano (Rugantino), G. Guidi
(Aggiungi un posto a tavola), P. Insegno, R. Ciufoli, , G. Cirilli, F. Ferrari, e Carlo Vanzina ( Un ciclone in famiglia) recentemente scomparso del quale ha un piccolo ricordo: “Un signore, elegante, posato mai una parola in più o in meno” e mi racconta di un suo
bellissimo abbraccio a farle i complimenti.
Tornando a Din Don (potete vedere delle sue foto dal set) “E’ una delle esperienze sul set più belle in assoluto mai fatte, sia a livello lavorativo che nei rapporti umani, con tutti. Divertimento e benessere totale sono fondamentali per la riuscita di un lavoro. Un onore incredibile poi collaborare con personaggi per me mitici come E. Salvi e M. Battista, un piccolo sogno che diventa realtà e da questo punto di vista mi sento privilegiata e fortunata. Amo il mio lavoro perché ogni ruolo nuovo mi da la possibilità di trovare una parte della mia personalità, questo è il lato più bello della mia professione. Cesira, il personaggio che interpreto in Din Don, è una ragazza di una dolcezza estrema e io cercandola in me ho subito una vera e proprio trasformazione visibilissima anche fuori dal set. Ogni personaggio che interpreto mi da qualcosa che poi continuo a portarmi dietro e che mi arricchisce”.
Un bellissimo primo piano dell’attrice
Apre poi una parentesi per Enzo Salvi del quale dice non aver mai conosciuto “Una persona così buona, pulita, che ti aiuta sul set, legata alla famiglia, incontrare una persona come lui mi ha letteralmente scioccato per la sua unicità”.
Coniugare vita lavorativa e vita privata, come va?
“La vita privata è difficile da gestire mi dice, perché per me preparare un lavoro vuol dire annullarmi non solo a livello di interazione fisica ma anche a livello sentimentale con gli altri, per cui più qualcuno mi sta vicino più ne soffre. Me ne rendo conto benissimo ma non posso fare diversamente, sparisco letteralmente e quindi perdo amicizie e purtroppo anche amori”.
Progetti lavorativi imminenti?
“Mi hanno proposto un programma genere talent scout canoro dove dovrò fare da giudice e anche altre opportunità, sinceramente devo ancora decidere anche perché sono interessatissima a recitare un testo al Manzoni di Roma, dal 22 novembre fino al 6 gennaio siamo al Brancaccio con Aggiungi un posto a tavola e poi in tournée fino ad aprile sperando che la prospettiva di iniziare la serie Din Don si concretizzi perché sono davvero innamorata del mio personaggio di Cesira, questa perpetua dolcissima e ingenua che, ma non diciamo altro…”
Faccio ad Emy la consueta domanda sul rapporto con i social network e candidamente mi confessa che è ancora un po’ distante da questo tipo di interazione con gli altri, anche se “piano piano mi ci sto avvicinando grazie all’aiuto di qualche collega ed annuncio che sto
aprendo la mia pagina ufficiale Instagram” (non ve la perdete assolutamente, è divertentissima).
Una chiacchierata fantastica con una persona fantastica. Ringrazio Emy Bergamo per il tempo che mi ha dedicato e oltre a farle i miei migliori auspici per una carriera piena di soddisfazioni vi invito a non perderla di vista, la rivedremo presto sicuramente.