15 Cinepanettoni, 40 film all’attivo, protagonista della fortunata serie TV per le famiglie Din Don! E poi televisione, teatro, premi cinematografici ed importanti riconoscimenti come le 5 chiavi d’oro al successo per i film di Natale. Una carriera, quella dell’attore Enzo Salvi, tre le più prestigiose ed uniche in Italia. Il biglietto da visita dell’attore è “la battuta con grassa risata assicurata”. Un “commerciante” del sorriso, un “venditore” del buon umore (come si definisce lui stesso), con miglior cliente, il suo pubblico. Un pubblico che non ha fascia d’età; seguito da adulti e molto seguito anche dai bambini, che colgono nelle espressioni buffe dei suoi personaggi una “maschera da cartone animato”. (Frequenti e famose su Mediaset sono le sue caricature per il “Calciatoons”, per mano del noto fumettista Riccardo Mazzoli). Un attore che è stato elogiato più volte da esperti del settore, da Vanzina a Verdone, e che ha calcato i “palcoscenici” più importanti della comicità Italiana. Da poco terminate le riprese del Docufilm che racconta la giovinezza di Alberto Sordi, e nella quale interpreta lo zio di “Albertone”, lo abbiamo incontrato fuori dal set, tra vari selfie con i fan, per una cordiale chiacchierata.
Concede un selfie anche a noi? “Certo, il pubblico è la mia linfa vitale. In tutti i miei progetti cerco di dare il massimo per portare il buon umore e grasse risate, e ogni applauso ricevuto mi riempie il cuore. Mi piace interagire con i miei fans; mi piace fermarmi a parlare con loro al bar o al supermercato, non solo per ricevere i complimenti, ma anche per raccogliere le loro esperienze e le loro parole. Il mio personaggio, “Il Cipolla”, è nato anche dall’osservazione e dal legame con le persone che incontro per la strada. Il pubblico fa vivere noi artisti. Sinceramente non condivido il fare altezzoso di certi miei colleghi. Io benedico il mio pubblico, e verso di esso sarò sempre riconoscente!”
Come sta vivendo la comicità nel 2024 ? “I comici di oggi giocano troppo tra satira politica e demenzialità. Portano di certo alla riflessione, ma mancano di battute folgoranti e non lasciano il segno. Io mi reputo un “comico astrattista”: Io ed il mio amico di sempre Mariano D’Angelo, siamo stati i precursori del Cabaret, con una comicità originale, spesso assurda tra gags e trucco di scena. Il gruppo che abbiamo fondato nel 90 i “Mammamia che Impressione” è stata fonte di ispirazione per molte giovani leve, le nostre esibizioni anche copiate “sfacciatamente” da molti. Ecco, oggi manca questa originalità, manca la battuta unica che diventa tormentone”
Con il suo curriculum da comico potremmo tappezzare l’intera nostra redazione, però ultimamente si è cimentato con un altro ruolo: aspettative ? “Da tempo avevo questa idea di interpretare un ruolo drammatico e non comico: un’assaggio l’ho avuto con la Fiction Rai “Il sistema”, interpretando un killer, la conferma l’ho avuta ricevendo il premio come migliore Attore Protagonista per il corto “Solamente tu”, diretto da Emiliano Locatelli e facilmente visionabile su Netflix Short. Sempre con Emiliano abbiamo poi confezionato la sua opera prima, “Il Diavolo è Dragan Cygan”, dove io sono l’attore protagonista insieme ad uno straordinario Sebastiano Somma. Un lungometraggio che tra scene “esplosive” e drammaticità ,tocca varie tematiche sociali. Il film, pluripremiato ai Festival di Mosca e di Los Angeles, all’uscita al cinema è stato un successo. A breve sarà fruibile anche sulle piattaforme digitali”
Versatilità tra Docufilm, drammaticità e serie Tv, come Din Don: “Din Don è stata una brillante idea del mio caro amico Bruno Frustaci che insieme ad Alessandro Carpigo (Sunshine Production) hanno prodotto e realizzato questa serie TV che da anni allieta le famiglie su Italia1. Io sono il protagonista, ed interpreto un manager fallito che per nascondersi ai sui creditori si finge Sacerdote in una piccola parrocchia. Abbiamo realizzato già 9 Film-Episodi: insieme a me Maurizio Mattioli, e tanti attori famosi hanno partecipato ai vari episodi, come Laura Torrisi, Ivano Marescotti, Valeria Graci e Rocco Siffredi. E’ stato fatto anche un Docufilm Pluripremiato sulla mia vita e carriera, “Riso e Cipolla”, disponibile su Amazon Prime Video (clicca qui per il link), e a proposito di Docufilm, a breve sarò al cinema con una pellicola sulla vita di Alberto Sordi, e già ci sono tre nuovi film in cantiere…
Lei è impegnato anche nel sociale con la sua campagna contro l’abbandono ed il maltrattamente degli animali: “Gli animali sono esseri indifesi che donano il loro amore incondizionato. E’ un nostro dovere difenderli e prenderci cura di loro. Oltre ai miei amici a 4 zampre, sono amante degli amici pennuti: sono Vicepresidente dell’Associazione Passione Pappagalli Freeflight della mia carissima amica Chiara Alessandrini ed insieme ci battiamo per la tutela di questi splendidi e meravigliosi uccelli educandoli al volo libero, perché sono nati con le ali e hanno il diritto di volare. L’associazione inoltre organizza spesso eventi e laboratori per le scolaresche e per le persone disabili, insegnando loro ad interagire con queste creature e quanto possa essere terapeutico e formativo avere degli “amici animali”
Un suo pensiero sui social network ? “Devo fare una premessa : sono un personaggio amato perchè negli anni ho sempre dimostrato la mia natura genuina : amore per la mia famiglia che ritengo struttura portante del mio successo, e come dicevo pocanzi, legame reale e vero con i miei fans. Detto questo, ritengo che i social siano un ottimo strumento per condividere esperienze, amicizie e anche risate: i miei meme, ad esempio, sono quelli che sono più condivisi in assoluto. La mia popolarità però l’ho creata perchè offrivo, e tutt’ora offro, uno spettacolo reale: la gente compra il biglietto e passa una serata di evasione e divertimento. La nostra pubblicità era solo il passa parola e la nostra bravura tangibile, in diretta… ora tramite i social è facile raggiungere la visibilità: basta fare un video trash che offende il nonno o la nonna o mostrando le curve, ma la sostanza alla fine, manca!
Cosa manca nel vostro ambiente ? La riconoscenza. E’ una parola a molti sconosciuta. Se penso a quanti attori e registi ho aiutato o reso celebri per delle mia battute e partecipazioni, ma poi spariti… Come dico sempre io , la riconoscenza è una malattia tipica del cane, ma non trasmissibile(purtroppo) all’essere umano